
L’arrivo della stagione più fredda dell’anno riporta sotto i riflettori la questione di stufe e caminetti, le modalità di accensione, i controlli e le certificazioni necessarie prima e dopo l’installazione, soprattutto in virtù delle modifiche normative entrate in vigore lo scorso 1 agosto 2022.
Urge fare un po’ di chiarezza, in virtù di molti aspetti coinvolti nella regolamentazione del loro utilizzo, che si situa comunque nella scia positiva degli obbiettivi assunti a livello internazionale, di un’economia a basse emissioni di carbonio, come previsto da Agenda 2030.
La combustione di biomassa legnosa ha senza dubbio il pregio di utilizzare una risorsa rinnovabile, che potrebbe però avere un impatto negativo sulla qualità dell’aria. Principali motivi sono combustione di biomasse non idonee o impianti obsoleti, privi delle caratteristiche tecniche necessarie per ridurre le emissioni.
Gli apparecchi più moderni producono, a parità di legna consumata, meno polveri fini, monossido di carbonio e composti organici volatili; la loro “convenienza” non è solo ambientale ma anche economica in quanto consumano meno legna per soddisfare lo stesso fabbisogno energetico.
Il riferimento normativo più importante è il decreto 5360 del 10/10/2021, mentre per gli ulteriori approfondimenti si rimanda alle pagine dedicate sul portale della Regione: